ESTATE LIBERI 2010
Anche quest'anno sarà possbile contribuire al riutilizzo sociale dei beni confiscati in modo diretto e responsabile. Nel 2009 sono stati più di 2000 i volontari della campagna "E!State Liberi", un'esperienza di volontariato che ha fornito un supporto fondamentale alle cooperative e alle associazioni che promuovono il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie.
E!state Liberi si realizza attraverso la sinergia e il protagonismo di Arci, Legambiente, Pax Christi, Agesci, CNGEI, i coordinamenti territoriali di Libera, le cooperative sociali e le associazioni che aderiscono al progetto Libera Terra e che gestiscono i beni confiscati alle mafie.
I CAMPI DI LAVORO SUI TERRENI CONFISCATI ALLE MAFIE
Tanti volontari e volontarie scelgono di fare un'esperienza di lavoro e di formazione civile sui terreni confiscati alle mafie e gestiti dalle cooperative sociali di Libera Terra. Segno questo, di una volontà diffusa tra i giovani di essere in "prima linea" e di voler tradurre questo impegno in una azione concreta di responsabilità e di condivisione.
L'obiettivo principale dei campi di lavoro sulle terre confiscate alle mafie è quello di diffondere una cultura fondata sulla legalità e sul senso civico che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. Si dimostra così che è possibile ricostruire una realtà sociale ed economica fondata sulla pratica della cittadinanza attiva e della solidarietà. I campi, oltre che ai lavori nei terreni, insieme agli operatori delle cooperative e delle associazioni, prevedono sessioni di studio e informazione sulle tematiche della lotta alle mafie. L'esperienza dei campi di lavoro ha tre momenti di attività diversificate: il lavoro agricolo o attività di risistemazione del bene, lo studio e l'incontro con il territorio per uno scambio interculturale.
La giornata tipo del capo di lavoro antimafia sarà quindi suddivisa:
- la mattina attività lavorativa sui campi e/o di risistemazione dei beni confiscati;
- il pomeriggio attività formativa;
- la sera iniziative di animazione territoriale e socialità con il coinvolgimento delle comunità locali.
Tanti volontari e volontarie scelgono di fare un'esperienza di lavoro e di formazione civile sui terreni confiscati alle mafie e gestiti dalle cooperative sociali di Libera Terra. Segno questo, di una volontà diffusa tra i giovani di essere in "prima linea" e di voler tradurre questo impegno in una azione concreta di responsabilità e di condivisione.
L'obiettivo principale dei campi di lavoro sulle terre confiscate alle mafie è quello di diffondere una cultura fondata sulla legalità e sul senso civico che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. Si dimostra così che è possibile ricostruire una realtà sociale ed economica fondata sulla pratica della cittadinanza attiva e della solidarietà. I campi, oltre che ai lavori nei terreni, insieme agli operatori delle cooperative e delle associazioni, prevedono sessioni di studio e informazione sulle tematiche della lotta alle mafie. L'esperienza dei campi di lavoro ha tre momenti di attività diversificate: il lavoro agricolo o attività di risistemazione del bene, lo studio e l'incontro con il territorio per uno scambio interculturale.
La giornata tipo del capo di lavoro antimafia sarà quindi suddivisa:
- la mattina attività lavorativa sui campi e/o di risistemazione dei beni confiscati;
- il pomeriggio attività formativa;
- la sera iniziative di animazione territoriale e socialità con il coinvolgimento delle comunità locali.
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