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martedì 15 febbraio 2011

Europocket Tv - la tv europea dei Giovani

Europocket, la tv under 30
porta Torino nel mondo

Sono in 15 i giornalisti in erba selezionati in tutta Italia
Sono in 15 i giornalisti in erba selezionati in tutta Italia

SARA SETTEMBRINO
TORINO
Un nuovo strumento per comunicare Torino in Europa attraverso l’occhio del mondo giovanile è attivo da gennaio in città. Si chiama Europocket Tv, una web-television che si occupa di tematiche giovanili e cerca di leggere la realtà locale in una prospettiva europea. Il network è spagnolo ed è nato a Valencia nel 2006 con il patrocinio del Parlamento Europeo. Nel mondo globalizzato degli Erasmus e dei social network sono i giovani a scrivere per i giovani attraverso il mezzo più conosciuto e usato dagli under trenta: Internet.

In Italia le trasmissioni su www.europocket.tv sono partite il tre gennaio da sette città: Torino, Roma, Pistoia, Pesaro, Lucca Firenze e Fermo. «La scelta delle città è stata vincolata a quelle che hanno messo a disposizione almeno uno spazio con connessione internet e telefono», spiega Roberta Cocchioni, una delle responsabili del progetto. A Torino Europocket ha sede nella struttura di Videocommunity, il Media center di strada del Fortino.

Le selezioni sono iniziate a settembre: «Abbiamo ricevuto quasi mille curricula, un’ottantina solo da Torino - continua Roberta Cocchioni - Abbiamo scelto di non prendere professionisti ma di privilegiare soprattutto l’aspetto formativo del progetto». Sono 15 i giornalisti in erba selezionati in tutta Italia: ogni redazione è composta da un redattore e un cameraman, eccetto quella romana che annovera due cronisti.

In città ad impugnare microfono e taccuino dal tre di gennaio è Laura Spina, 25 anni, una laurea in giurisprudenza e un master in diritto comparato in corso, mentre alla macchina da presa c’è un ragazzo di 29 anni, Flavio Nilo Quercia. «È la mia prima esperienza in video - racconta Laura - ho scritto qualcosa per un sito Internet e questa mi è sembrata una buona possibilità per imparare». Europocket offre un rimborso spese di 500 euro al mese per sei mesi e un corso di giornalismo di quattro settimane che si è svolto a Roma lo scorso novembre. «Siamo partiti dall’abc del giornalismo - racconta Laura - per arrivare poi a prove pratiche con telecamera e microfono».

I servizi sono tradotti in quattro lingue e non importa che si parli di tendenze, politica o ambiente, la cosa fondamentale è che la notizia sia rilevante per un pubblico di ragazzi tra i 14 e i 30 anni, sia che vivano a Torino, sia che si trovino a Berlino o Madrid. «Il bello è che si può parlare di qualunque cosa, prendendo spunto dalla città, ma con un taglio nuovo - sottolinea Laura. «Poco tempo fa per esempio - racconta - abbiamo realizzato un reportage sui writers che sono diventati da imbrattatori di muri a risorsa per la riqualificazione urbana della città. È un tema locale ma che potenzialmente interessa ragazzi di tutta Europa». Ogni redazione deve realizzare almeno una notizia da 30 secondi a settimana, che viene montata in un telegiornale, e un reportage di approfondimento di circa quattro minuti. Chi vuole può anche caricare propri video o testimonianze nella community del sito.

La versione italiana di Europocket Tv è portata avanti dalla Fondazione Mario Moderni che ha iniziato a lavorare al progetto nella primavera 2010. L’esperimento web è finanziato fino a maggio dal Ministero della gioventù che ha messo a disposizione 497 mila euro per il primo anno di attività «Speriamo di proseguire anche se non sappiamo con quale formula - conclude Roberta Cocchioni - Vedremo, a seconda dei risultati, se continuare in tutte le città in cui abbiamo aperto le redazioni o proseguire il progetto solo in alcune».


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