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venerdì 21 gennaio 2011

Istat: un giovane su cinque non studia e non lavora - voi cosa ne pensate?

In Italia un giovane su cinque non studia e non lavora. È l'allarme lanciato dall'Istat, nell'annuale rapporto «100 statistiche per capire il paese in cui viviamo». I dati si riferiscono al 2009 e parlano di poco di due milioni, il 21,2%, tra i 15-19 anni che non sono più inseriti in un percorso scolastico o formativo, ma neppure impegnati in un'attività lavorativa. Si tratta della quota più elevata a livello europeo.


Il 46% della popolazione si è fermato alla licenza media
Scorrendo le statistiche pubblicate dall'Istituto guidato da Enrico Giovannini, spicca ancora, sempre sul fronte istruzione, come circa il 46% della popolazione in età compresa tra i 25 e i 64 anni abbia conseguito come titolo di studio più elevato soltanto la licenza di scuola media inferiore, valore che, nel contesto europeo, scrive l'Istat, «colloca il nostro paese distante dalla media Ue 27 (27,9% nel 2009)». Notizie migliori arrivano invece dal fronte teenager: «I dati relativi al 2009 sul livello delle competenze, derivati dall'indagine Pisa promossa dall'Ocse, mettono in luce - si legge nel dossier dell'Istat - un recupero rispetto al 2006 dello svantaggio degli studenti 15enni italiani in tutte le "literacy" considerate, con punteggio nelle rispettive scale di valutazione pari a quello medio Ue in lettura, superiore di 9 punti in matematica e inferiore di 8 punti in scienze».

Bassi investimenti in istruzione
L'Italia continua a investire poco in istruzione. L'incidenza sul Pil della spesa in istruzione e formazione è pari al 4,6% (2008), valore inferiore a quello dell'Ue27 (5,2% per cento). Nell'anno scolastico 2007-2008, il 12,3% degli iscritti al primo anno e il 3,5% degli studenti del secondo anno delle scuole superiori abbandonano il percorso di studi prescelto senza completare l'obbligo formativo. Il 19% dei 30-34enni ha conseguito un titolo di studio universitario (o equivalente), quota cresciuta di 3,3 punti percentuali tra il 2004 e il 2009. Un livello tuttavia ancora molto contenuto rispetto all'obiettivo del 40 per cento fissato da «Europa 2020».

Tra i banchi 130mila alunni disabili
Sempre oggi l'Istat ha pubblicato un'interessante indagine sugli alunni con disabilità nelle scuole elementari e medie (statali e non statali) relativa agli anni scolastici 2008-2009 e 2009-2010. Tra i banchi siedono poco più di 130 mila alunni disabili. Nonostante - ancora - un buon 30% di scuole non abbia ancora terminato l'abbattimento delle barriere architettoniche (scale non a norma, servizi igienici non adeguati, etc.).


info presa da:
http://www.ilsole24ore.com/


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