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mercoledì 28 luglio 2010

Il gran finale: un Festival nel Festival


Arriva il gran finale! Ed è un vero Festival nel Festival! Da giovedì 29 luglio a domenica 1 agosto faranno tappa a Torre Pellice grandi nomi della letteratura italiana e internazionale, musicisti di fama mondiale, voci e volti noti del giornalismo radiofonico e televisivo.





Nicolai Lilin

Saranno Nicolai Lilin e il suo viaggio nell’inferno ceceno ad aprire la quattro giorni conclusiva di “Una Torre di Libri”. La presentazione di “Caduta libera” (Einaudi 2010) è prevista giovedì 29 luglio, alle 21, 15 in Piazza del Municipio.
Nicolai Lilin è stata la rivelazione, non senza polemiche, nel panorama letterario italiano nel 2009. Come ha scritto Roberto Saviano, «“Educazione siberiana” è un romanzo come se ne leggono pochi, che racconta di un mondo scomparso, quello degli Urka siberiani, la comunità di criminali deportata da Stalin al confine con l’attuale Moldavia, in una terra di nessuno che è la Transnistria».
Nel 2010 Nicolai Lilin firma un altro libro unico, “Caduta libera”. E lo fa raccontando in prima persona la sua esperienza di diciottenne in Cecenia nelle fila dell’esercito russo.
Costretto a combattere durante il servizio di leva obbligatorio, un destino che ha accomunato molti giovani soldati al tempo della seconda guerra cecena (1999-2006), Lilin viene arruolato in uno dei reparti più pericolosi, quello dei sabotatori.
«Io voglio raccontare questa guerra in modo diverso, senza dare le colpe, senza dare le ragioni.» – ha dichiarato Lilin – «Racconto come si sente un giovane mentre partecipa alla guerra e si accorge di essere uno strumento stupido e senza nessun valore, un grezzo strumento che fa parte di un grande piano sporco e corrotto di qualcuno che ha un enorme potere e lo sfrutta indegnamente». Senza ideologie né filtri, Lilin scrive della guerra in Cecenia come nessuno aveva ancora fatto.

Gianmaria Testa in solo

Torre Pellice, Tempio Valdese – Via Beckwith 6
Concerto di GIANMARIA TESTA in solo
Ingresso: 10 euro
Prevendita presso:
Libreria Claudiana di Torre Pellice
Piazza Libertà 7, tel. 0121 91422
Libreria Claudiana di Torino
via Principe Tommaso 1, tel. 011 6692458
Gianmaria Testa, chitarre e voce. Può sembrare curioso che proprio uno degli artisti italiani più aperti alle collaborazioni, agli incontri e ai progetti speciali che mescolano generi e carte (da Erri De Luca a Paolo Rossi, da Paolo Fresu a Enrico Rava, a Stefano Bollani), sia assolutamente memorabile nella sua forma apparentemente più semplice: chitarre e voce. Nulla di più. Ma a pensarci bene, strano non lo è poi così tanto. Da sempre, infatti, Gianmaria parla di “forma canzone”, di quell’equilibrio perfetto di testo, melodia ed armonia che da solo sa reggere il tutto. Ripete spesso che se le canzoni non vivono ed emozionano da sole, suonate semplicemente alla chitarra, non c’è arrangiamento, non c’è invenzione che le possa salvare.
Ed ecco spiegato il motivo di questo concerto che guarda alla sostanza delle cose e restituisce alle canzoni di Gianmaria la stessa emozione di quando sono nate, una sorta di grado primo, molto emozionante e intimo, della musica.
sempre il 30 luglio
alle 17,30
Torre Pellice, Prato del Tempio Valdese, Via Beckwith 6
GIORGIO ROCHAT e GIANNI OLIVA
Il Regio Esercito Italiano e l’Unità d’Italia
Soldati e ufficiali, montagna e pianura, Nord e Sud, in Italia e oltre frontiera: dal Regio esercito ad oggi le vicende degli uomini in grigioverde sono parte integrante della storia d’Italia fin dal suo nascere. Giorgio Rochat e Gianni Oliva affronteranno alcuni momenti di questa storia, anche come anteprima alla celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Modera l’incontro l’Assessore alla Cultura del Comune di Torre Pellice, Lorenzo Tibaldo.
Giorgio Rochat è stato professore di storia contemporanea a Milano, Ferrara e Torino. Studia la storia militare, coloniale e politica dell’Italia contemporanea. Suoi ultimi volumi: “La Grande Guerra 1914-1918″, con Mario Isnenghi, 2000, (oggi Il Mulino, 2008) e “Le guerre italiane 1935-1943″. (Einaudi 2005).
Gianni Oliva, studioso di storia militare e di storia del Novecento, docente di Storia dell’Italia unita all’Universita’ di Torino, dal 2005 al 2010 è stato assessore alla Cultura della Regione Piemonte. Tra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo: Foibe (ed. Mondadori 2001); L’alibi della Resistenza (ed. Mondadori, 2001); Le tre Italie del 1943 (Ed. Mondadori, 2002); L’ombra nera. Le stragi nazifasciste che non si ricordano piu’ (ed. Mondadori, 2002); Si ammazza troppo poco. I crimini di guerra del Regio Esercito (ed. Mondadori, 2003); Soldati e ufficiali. L’esercito italiano dal Risorgimento ad oggi (Ed. Mondadori, 2004).

DOMENICA 1 AGOSTO

Alle 11,30
Torre Pellice, Caffè Londra, Via Arnaud 10
APERITIVO CON DANTE
A cura di VINCENZO JACOMUZZI
Dante come aperitivo, aperitivo con Dante. Un modo nuovo per scoprire le fondamenta della letteratura. Non si può navigare ai confini senza conoscere le proprie radici.
Vincenzo Jacomuzzi è nato nel 1954 a Torino, ha insegnato in licei privati e pubblici fino al 1988. Dieci anni di Spagna a Santiago di Compostela, prima come Lettore poi come Professore Titolare, quindi insegnamenti liceali e contratti saltuari con Università di Napoli e Aosta. Collabora con le edizioni SEI di Torino e ha pubblicato libri di argomento letterario tanto in ambito critico quanto in ambito scolastico-divulgativo. Ha scritto testi per la radio e per il teatro, tra i quali Il viaggio di Ulisse per il Tangram Teatro di Torino.
Alle 17,30
Torre Pellice, Piazza del Municipio
ANTONIO CAPRARICA
con Francesca Sforza
Antonio Caprarica, uno fra i più esperti giornalisti e saggisti italiani, volto noto della televisione e voce storica della Rai, dialoga con Francesca Sforza, già inviata a Mosca per La Stampa e oggi caporedattrice esteri del quotidiano torinese. È l’occasione per uno sguardo da fuori sull’attualità internazionale e sull’Italia, una chiacchierata fra chi è abituato a raccontare al Belpaese i “paesi degli altri”, muovendosi fra stereotipi, luoghi comuni, ideologie e false certezze.
Antonio Caprarica è nato a Lecce nel 1951. Ha iniziato la carriera giornalistica all’Unità ed è stato in seguito condirettore di Paese Sera. Tra il 1988 e il 1993 è stato corrispondente del Tg1 dal Medio Oriente, raccontando l’intifada palestinese e la prima Guerra del Golfo, e dall’Afghanistan, coprendo la ritirata sovietica. Dal 1993 al 2006 è stato a capo dell’ufficio di Corrispondenza della Rai prima a Mosca, poi a Londra e infine a Parigi. Dopo tre anni a Roma come direttore di Radio Uno e quindi dei Giornali Radio Rai, è tornato a lavorare nella sua amata Londra. Con Sperling & Kupfer ha pubblicato il romanzo, scritto con Giorgio Rossi, La ragazza dei passi perduti (1986 e 2006) e Dio ci salvi dagli inglesi… o no!? (2006), che ha ottenuto il Premio Gaeta per la letteratura di viaggio, Com’è dolce Parigi… o no!? (2007), Gli italiani la sanno lunga… o no!? (2008), Papaveri & papere (2009) e, ancora un grande successo di vendite, I Granduchi di Soldonia (2009).
Alle 19,30
Torre Pellice, Piazza del Municipio
CENA A TEMA CON GLI AUTORI
A CURA DI GISELLA E WALTER EYNARD
E’ gradita la prenotazione: tel. 0121 91422 oppure 91236.
Alle 21,15
Torre Pellice, Piazza del Municipio
LA MONTAGNA SENZA CONFINI
con ENRICO CAMANNI e ROBERTO MANTOVANI
Due grandi esperti di montagna, due narratori delle Alpi di ieri e di oggi, ci accompagnano in un trekking letterario inedito. Oltre i confini delle nostre vette.
Enrico Camanni, torinese, alpinista molto attivo sulle Alpi, dove ha aperto una decina di vie nuove e ripetuto circa cinquecento itinerari di roccia e ghiaccio. È stato redattore capo della “Rivista della Montagna”. Nel 1985 ha fondato il mensile “Alp”, che ha diretto per tredici anni. Fino al 2008 ha diretto la rivista internazionale di cultura alpina “L’Alpe”. Collabora con il quotidiano “La Stampa” e dirige il mensile “Piemonte Parchi” della Regione Piemonte. Ha scritto circa mille articoli e saggi. allargando i suoi studi dall’alpinismo alla storia delle Alpi e alle problematiche dell’ambiente alpino, unendo più discipline e una vasta gamma di competenze. Si è contemporaneamente dedicato alla narrativa, pubblicando cinque romanzi ambientati in diversi periodi storici. Fra i romanzi: “L’ultima Camel Blu”, “Cieli di pietra – la vera storia di Amé Gorret”, “La guerra di Joseph” (Premio Itas e Premio Via Po 1999). I suoi libri più recenti: “La metafora dell’alpinismo” (Liaison, 2010), la storia dell’alpinismo come allegoria della società contemporanea, “Il Cervino è nudo” (Liaison, 2008) riflessione antropologica su Breuil-Cervinia.Questo è il suo sito web.
Roberto Mantovani, residente a Torre Pellice, giornalista e scrittore, si occupa con dedizione e competenza di cultura alpina e di alpinismo. Ha diretto a lungo La Rivista della Montagna e ora dirige le monografie di Alp. Dal 1995 al 2000 ha lavorato presso il Centro italiano studio e documentazione alpinismo extraeuropeo, presso il Museo nazionale della montagna. Affermato storico dell’alpinismo, è autore e curatore di numerose pubblicazioni per diverse case editrici: le ultime sono Omaggio alla montagna, firmata con Carlo Caccia (Mondadori Electa, 2008) e I grandi alpinisti, con Paolo Lazzarin (Fabbri, 2008).

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